C’era una notte

TEATRO DELLE MARIONETTE DEGLI ACCETTELLA

Sabato 15, domenica 16, sabato 22 e domenica 23 marzo, 16.30 / TEATRO MONGIOVINO / dai 4 ai 7 anni / Martedì 25 marzo, 10.30 per le Scuole


Di Silvia Grande
Con Valentina Bazzucchi e Silvia Grande
Scene Valentina Bazzucchi
Musiche originali Nico Maraja
Regia Silvia Grande
SPETTACOLO DEDICATO A BAMBINI DAI 4 AI 7 ANNI
TEATRO D’ATTORE E DI FIGURA
Cosa succede se, per un momento di distrazione, qualcuno che è abituato a uscire in compagnia, alla piena luce del giorno, si ritrova fuori, da solo, di notte? Cosa si prova ad allontanarsi da ciò che è familiare, per avventurarsi nell’ignoto? è possibile imparare ad integrare il mondo sconosciuto?
La pecora Berenice, una notte, rimane sola, al buio, fuori dal gregge. È eccitata per le scoperte, ma ha anche paura dell’ignoto. Dopo aver incontrato un mondo diverso, spaventoso e meraviglioso e vissuto nuove emozioni, come sarà per Berenice tornare alla quotidianità?
Cosa sceglierà: fare tesoro delle scoperte e tornare alla normalità, o continuare ad avventurarsi nel mondo sconosciuto? Non c’è una scelta più giusta dell’altra. Ma bisogna conoscere per poter scegliere.
“C’era una notte” è la storia di ogni bambino che cresce.

La messinscena dà risalto ai contrasti su cui si basa il racconto: dentro-fuori, insieme-da soli, luce-buio, basso-alto.
In scena, un’attrice interpreta il ruolo di Berenice, mentre un’animatrice dà vita al mondo che la circonda, utilizzando tecniche di teatro di figura (ombre principalmente).

Nella prima parte dello spettacolo, Berenice, mentre si prepara per uscire, racconta la routine della vita di una pecora e del gregge intero, sottolineando quanto sia rassicurante stare tutte insieme, sotto la guida di un pastore che le protegge dai pericoli. Ma una sera, quando è tempo di rientrare nell’ovile, insolitamente, volge lo sguardo all’insù. Nota la luce di una “cosa luminosa” (che scoprirà chiamarsi “stella”) che la attira, come una calamita. Berenice, per questa distrazione, rimane chiusa fuori dal recinto, ad affrontare da sola, la notte e il buio. Incontra esseri mai visti prima: strani, affascinanti, simpatici, spaventosi… tipi che di giorno non si trovano in giro…
Quando arriva la notte inizia la seconda parte dello spettacolo: lo spazio scenico si trasforma.
Il mondo della notte verrà rappresentato utilizzando alcune tecniche di teatro d’ombra. Suoni e sonorità cambiano completamente.
Uno spettacolo incentrato sulla potenza evocativa di parole, immagini, suoni e musica, privilegiando un linguaggio visivo.