Dopo suo fratello Bruno e sua sorella Anna, il 18 dicembre ci ha lasciato Icaro Accettella. Una mancanza incolmabile per noi. Un pezzo di storia del Teatro Italiano, il protagonista di una storia incredibile, nata dalla voglia di fantasia dei genitori e alimentata da una tendenza artistica contagiosa che ha lasciato un’impronta indelebile in almeno tre generazioni romane e non solo.
Un uomo che ha dato al teatro tutto se stesso.
Giulio
Ciao Icaro
Non dimenticherò mai le tue presentazioni dei nostri spettacoli. La tua grande capacità di coinvolgere bambini e adulti allo stesso tempo. Gli spettacoli di Carnevale e della Befana soprattutto, giocavi con tutto il pubblico ed io, ancora piccolo, mi divertivo come un matto. Molte volte il vero spettacolo, ancor prima che le marionette entrassero in scena, eri tu! Anche quando non stavi in forma, in quel preciso momento, dimenticavi tutto e non ti fermava nessuno. Non dimenticherò i tanti sacrifici e il tuo grande amore per il teatro, la tua passione nello scrivere i testi degli spettacoli e i consigli che mi hai dato dopo la morte di papà. Sei stato per me un grande maestro. Mi mancherai tantissimo!
Alessandro